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Ecco la difficile situazione dei genitori che si sono affidati a terapie a base di psicofarmaci: falsità palesi sugli effetti collaterali puntualmente minimizzati, bimbi considerati come “termostati da regolare”, dosi da “indovinare”, adolescenti che dopo anni ed anni di “terapia” sono punto ed a capo con i medesimi sintomi, genitori “contenti” per aver somministrato Prozac al proprio figlio quattordicenne. Minimo comune denominatore: buona fede (spesso) e tanta, tanta confusione (sempre)… leggi l’estratto in rassegna stampa!