La domanda è stringente: è possibile ipotizzare un approccio “terapeutico” all’ADHD senza alcun supporto farmacologico? Ci raccontano la loro eccezionale esperienza il prof. Ermanno Taracchini, bio-farmacologo e docente specializzato in casi complessi quali sono quelli dei minori disabili, e la sua collaboratrice dott. sa Elisa Salvadori: una terapia socio-neuro-pedagogica “in 3 mosse” per una bambina già etichettata ADHD, per la presa in carico dei suoi gravi disagi e per garantire il pieno reinserimento a scuola e l’avviamento ad una vita normale.
Qual è stata la strategia, e quali i risultati? Leggi le due interessanti relazioni pubblicate nella nostra Writer Corner!