Con una sentenza che costituisce un importante precedente, una neuropsichiatra è stata condannata in sede penale per aver utilizzato farmaci psicoattivi su di un adolescente per la cura dell’obesità, ma in realtà a scopo sperimentale, con dosaggi ben superiori a quanto consentito e senza il consenso informato dei genitori: un atto di giustizia dovuto, un presa di posizione chiara della magistratura contro l’arroganza di certi operatori.
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