Fonte: State of Mind – Il Giornale delle scienze psicologiche
I bambini e gli adolescenti con ADHD presentano come sintomo prevalente l’iperattività. Spesso, questo tratto temperamentale porta questi ragazzi a coinvolgersi in diverse attività fisiche, tra cui lo sport.
Di fronte a tale difficoltà, alcuni genitori sembrano intravvedere la possibilità di introdurre i propri figli allo sport professionistico al fine di fornire loro uno spazio in cui l’iperattività sia “premiata” e valorizzata.
È, quindi, importante comprendere quali sia l’indicazione più adeguata da fornire a questi genitori, con l’obiettivo di comprendere l’utilità di far perseguire ai propri figli una carriera professionistica nell’ambito dello sport.
Negli ambulatori dei medici e degli psicologi arrivano molti genitori preoccupati da una possibile diagnosi di ADHD per i loro figli. Il funzionamento delle persone con una diagnosi di ADHD è problematico causa della presenza di alcune funzioni cognitive disturbate(Conners, 2000). Tuttavia, ci si può chiedere se tale funzionamento così peculiare e poco comune non possa essere utilizzato al fine della auto-realizzazione nel campo dello sport.
É stato condotto uno studio per verificare l’associazione tra iperattività e attività sportiva. Sono stati confrontati i dati ottenuti dai questionari per valutar l’ ADHD e il questionario EAS-D (Buss, Plomin, 1984), una misura del temperamento, per trovare una correlazione tra questi tratti.
Dai risultati dello studio, è possibile concludere che negli adolescenti con ADHD, non vi sia alcun collegamento tra iperattività e prestazioni elevate nell’ambito dello sport.Poco più del 30% degli intervistati, infatti, presenta un livello di frequenza elevato di attività fisica e la correlazione tra iperattività e quantità attività fisica non sembra statisticamente significativa.
I risultati hanno mostrato che l’iperattività non sembra essere correlata a un livello superiore di prestazioni nell’attività fisica e nello sport.
Pur tuttavia, fare sport per questi bambini è auspicabile, perché permette loro di portare avanti comportamenti a sostegno dello sviluppo sano (Biederman, Spencer, Wilens, Faraone, 2002), e che contribuiscano ad alleviare la tensione, sintomo molto frequente e disfunzionale per i bambini e gli adolescenti con ADHD.