2003 Treig T et Al. Qui si voleva verificare un possibile effetto della D-anfetamina sul recupero di attività di vita quotidiana e sul funzionamento motorio dopo un colpo apoplettico. Visualizza il testo completo
2001 Howard M. Schachter et Al. Meta analisi su 82 trials randomizzati (2897 casi di presunta ADHD), che dimostra una sostanziale inefficacia del trattamento con metilfenidato. Visualizza il testo completo
1979 Crook T Si discute dell’efficacia dell’uso di Metilfenidato e Pentilenetetrazolo nel trattamento di persone invecchiate con i sintomi della senilità. Visualizza il testo completo
1997 Janowsky-DS et Al. Qui si vuole testare quanto la somministrazione di Metilfenidato possa causare maggiore loquacità e generare risposte patologiche di tipo psicotico. Visualizza il testo completo
1998 Braff DL et Al. In questa ricerca si é riscontrato che la somministrazione di Metilfenidato causa un modello di disfunzione di elaborazione dell’informazione simile a quello visto in pazienti schizofrenici. Visualizza il testo completo
2004 Heyser et Al. Con il presente studio si esaminarono gli effetti del Metilfenidato sull’esplorazione di oggetto nei ratti in sviluppo. Visualizza il testo completo
2004 KItazawa S et Al. In questa ricerca, si evidenziano gli effetti sulle funzioni della memoria in bambini con disordine di deficit d’attenzione/iperattività e gli effetti del meitlfenidato su di loro. Visualizza il testo completo
1999 Rogers RD et Al. Qui si afferma che il Metilfenidato é in grado di interrompere il controllo attentivo in adulti giovani in buona salute, mentre il triptofano altera l’apprendimento stimolo-ricompensa (basi monoamienergiche del comportamento impulsivo). Visualizza il testo completo
1988 Brumaghim-JT et Al. Qui sono stati valutati gli effetti del metilfenidato (0.3 mg/kg) su adulti giovani nell’apprendimento per coppie associate (PAL) di consonante-vocale-consonante (CVC) e dei potenziali eventi correlati concomitanti. Visualizza il testo completo