Tutti gli articoli di Area Scientifica

30 Dicembre 2010

Sicurezza dei farmaci psicotropi prescritti in Italia per la sindrome da deficit di attenzione e iperattività

Panei et. al. – Traduzione a cura di Maurizio Prisco (ADVERSE DRUG REACTION BULLETIN – Febbraio 2010 No. 260) I farmaci prescritti per trattare la sindrome da deficit di attenzione e iperattività, uno dei prevalenti disturbi psichiatrici che colpiscono bambini e adolescenti, rischiano di provocare danni. Recentemente, la Food and Drug Administration (FDA) americana ha segnalato rischi epatici e cardiovascolari, e l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMEA) ha effettuato una stima del rapporto rischi-benefici degli psicostimolanti. Una farmacovigilanza su una popolazione italiana tra i 6 e i 17 anni suggerisce che l’atomoxetina provochi più danni del metilfenidato. Scarica l’allegato
30 Dicembre 2010

Carcinosinum e ADHD: un ruolo chiave nei Disturbi Intellettivi e Comportamentali

Francesco V. Marino – Coordinatore Dipartimento Scientifico FIAMO Il presente lavoro si pone dunque un duplice scopo: presentare i disturbi intellettivi e comportamentali che caratterizzano l’ ADHD del bambino e dell’ adulto, sia secondo la “versione ufficiale” che secondo quella contestata o “negata” illustrare le enormi potenzialità offerte dall’ Omeopatia, in particolare da un rimedio come Carcinosinum, la cui Materia Medica contiene e riproduce, con fedeltà stupefacente, le caratteristiche salienti dell’ ADHD (ovviamente Carc. non è il solo rimedio cui fare ricorso in simili casi!). Scarica l’allegato
30 Dicembre 2010

DIRE FRODE ALLA FRODE: L’ADHD E TUTTE LE ‘MALATTIE PSICHIATRICHE’

Fred BAUGMAN (tradotto dall’inglese da Althea Muirhead. Fonte: Metodo alla Salute) Analisi di Evaluating Dopamine Reward Pathway in ADHD: Clinical Implications – Di Nora D. Volkow; Gene-Jack Wang; Scott H. Kollins; et al. http://jama.amaassn.org/cgi/content/full/302/10/1084 Scarica l’allegato
30 Dicembre 2010

Neuroimaging, le promesse e le illusioni

Russell A. Poldrack (BRAINFACTOR – TESTATA SCIENTIFICA REGISTRATA AL TRIBUNALE DI MILANO N. 538 DEL 18/9/2008 – DIRETTORE RESPONSABILE MARCO MOZZONI) ‘Queste ‘mappe’ non possono essere utilizzate né per diagnosticare questi disturbi né per determinare esattamente come i trattamenti a base di psicofarmaci agiscano sul cervello. Chiunque fino ad oggi ha propagandato la possibilità di ‘tracciare’ l’Adhd, confermandone l’esistenza mediante la neuroimmagine e tentando di dimostrare che il cervello dei bimbi iperattivi è ‘differente’, ha commesso un errore logico ed è corso a conclusioni affrettate in modo superficiale, e le pubblicazioni che riprendevano tale tesi semplicemente non sono supportate dall’evidenza […]
30 Dicembre 2010

L’approccio craniosacrale ai disturbi del comportamento infantile

Matteo Serafin, operatore craniosacrale ACSI Principi metodologici ed esperienze cliniche, a supporto di una terapia non farmacologica dei disturbi del comportamento infantile. Scarica l’allegato
30 Dicembre 2010

Il trattamento dei bambini affetti da ADHD con farmaci stimolanti, può aumentare la predisposizione all’uso di stupefacenti in età adulta?

A cura della Dott.ssa Francesca Parini (Centro di Informazione sul Farmaco della SIF – Società Italiana di Farmacologia) Nei bambini iperattivi che hanno iniziato la terapia con metilfenidato più tardivamente presentano, da adulti, un rischio di incorrere nel consumo di sostanze stupefacenti e di sviluppare disturbi di personalità antisociale.  Scarica l’allegato
30 Dicembre 2010

ADHD TRATTATO CON PICNOGENOLO, ESTRATTO DI CORTECCIA DI PINO MARITTIMO FRANCESE

Jana Trebaticka´ et. al. – Traduzione a cura di Ilaria Pagliotta per il Comitato GiùleManidaiBambini© (Eur Child Adolesc Psychiatry (2006) xx:1–7 DOI 10.1007/s00787-006-0538-3) In diversi case report e studi aperti (open studies) è stato dimostrato che il picnogenolo, estratto dalla corteccia del pino marittimo e costituito da acidi fenolici, catechina, taxifolina e procianidine, può attenuare l’ADHD. Il presente studio è stato condotto nello scopo di valutare gli effetti del picnogenolo sui sintomi dell’ADHD. Scarica l’allegato
30 Dicembre 2010

FARMACOVIGILANZA NELL’INFANZIA: IMPIEGO DEL METILFENIDATO NELLA CURA DELL’ADHD

Nicola Diluca Tesi di Laurea di Nicola Diluca, Università della Calabria Facoltà di Farmacia e Scienze della Nutrizione e della Salute, Corso di Laurea in Informazione Scientifica sul Farmaco. Scarica l’allegato
30 Dicembre 2010

L’uso pediatrico del Ritalin può avere effetti sullo sviluppo del cervello, secondo un nuovo studio

Traduzione a cura di Eleonora Pantò, editing redazione ‘Giù le Mani dai Bambini”® (Informazioni correlate: Pub Med Link to Journal of Neuroscience) L’uso del farmaco Ritalin per il trattamento della Sindrome di disturbo dell’attenzione e iperattività (ADHD) nel trattamento di bambini piccoli può causare cambiamenti a lungo termine nel cervello ancora in fase di sviluppo, secondo un nuovo studio basato su cavie animali, a cura del team di ricerca del Weill Medical College di New York City. Scarica l’allegato
30 Dicembre 2010

LA SINDROME DI PIERINO

Tratto dai contenuti del corso ‘La sindrome di Pierino: il controllo dell’iperattività’ (di Daniele Fedeli – docente di Psicopatologia clinica dell’Università di Udine.) I confini tra normalità e patologia, tra ciò che può essere ricondotto ad un ambito di semplice difficoltà e ciò che invece viene etichettato come bisognoso di cure specialistiche, sono definiti dalla psichiatria in base a sistemi di classificazione (ICD-10 e anche DSM) che, proprio perché scientifici, possono essere messi in discussione, ed infatti variano nel tempo. Scarica l’allegato
30 Dicembre 2010

Il mondo visto dal bambino ipercinetico

Gabriele Lodari Questa lectio magistralis è stata tenuta dallo psicoanalista Gabriele Lodari nel corso di un ciclo di seminari organizzati dall’Associazione “Tracce Freudiane”, riservato a psicologi e psicoterapeuti. Scarica l’allegato
30 Dicembre 2010

Esposizione prenatale e post-parto al telefono cellulare e problemi comportamentali nei bambini

Hozefa A. Divan et. al. (Epidemiology – Volume 19, Number 4, July 2008) L’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (OMS) ha enfatizzato la necessita’ di una ricerca sui possibili effetti dei campi a radiofrequenza sui bambini. Abbiamo esaminato la relazione tra l’esposizione prenatale e post-parto al telefono cellulare e i problemi comportamentali nei bambini. Scarica l’allegato