Fonte: Net1News
Secondo uno studio dell’Università di Torino i psicofarmaci sono assunti dal 25% dei minori con amici o somministrati dai genitori, il più delle volte senza alcuna prescrizione medica, l’appello lanciato da “Giù le mani dai Bambini” – il più rappresentativo comitato indipendente per la farmacovigilanza pediatrica in Italia – era già stato lanciato nel 2009 all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e all’Agenzia del Farmaco (AIFA) ma entrambi continuano a sottostimare il problema. Secondo uno studio dell’Università di Torino i psicofarmaci sono assunti dal 25% dei minori con amici o somministrati dai genitori, il più delle volte senza alcuna prescrizione medica, l’appello lanciato da “Giù le mani dai Bambini” – il più rappresentativo comitato indipendente per la farmacovigilanza pediatrica in Italia – era già stato lanciato nel 2009 all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e all’Agenzia del Farmaco (AIFA) ma entrambi continuano a sottostimare il problema. Il Dott. Alberto Ugazio (Presidente della Società Italiana di Pediatria SIP) ricorda che:”L’automedicazione, o il fai da te‚ è quanto di meno auspicabile possa esserci per la salute dei nostri bambini. Inoltre, l’ansia è un sintomo che va valutato attentamente: se non indica una patologia, la terapia farmacologica non è assolutamente indicata”. I rischi che derivano dall’assunzione di psicofarmaci senza alcun controllo medico sono molteplici e vanno dai problemi cardiaci anche gravi alla stimolazione di idee suicide, a seconda della classe farmacologica utilizzata, a quelli di carattere psicologico e pedagogico, senza considerare il danno che viene dal messaggio che trasmettiamo ai nostri figli “basta una pillola per risolvere qualsiasi problema”.
Già nel comunicato stampa del 2009 si parlava di un allarmante 10% che oggi è dunque salito al 25%, dati che non si possono più ignorare, se poi si considera che questi prodotti farmaceutici si possono acquistare via internet con estrema facilità e pagando con un comunissimo conto PayPal, si capisce quanto sia reale e dannoso questo fenomeno. “Un fenomeno inquietante, in continua crescita ovunque nel mondo, come anche nel nostro Paese – ha commentato Luca Poma, giornalista e Portavoce nazionale di “Giù le Mani dai Bambini” – sono perlomeno sette anni che ci siamo messi a disposizione dell’Agenzia del Farmaco e dell’Istituto Superiore di Sanità per una campagna seria di prevenzione su questo tema, che impegnerebbe ben poche risorse, ma il problema continua ad essere colpevolmente sottostimato. Ci appelliamo allora direttamente – conclude Poma – al Ministro della Salute, Prof. Renato Balduzzi: non attendiamo che la situazione vada alla deriva, com’è già successo in USA e in altre nazioni, perché qui è in gioco il futuro delle nuove generazioni del nostro paese”