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E’ ancora incerto l’effetto dei farmaci contro l’Adhd (sindrome da iperattività e deficit d’attenzione) sui sintomi della malattia nei bambini, nonostante sia disponibile una grande quantità di ricerche. Per questo, secondo gli autori di una nuova analisi Cochrane Review, poiché alcune evidenze segnalano un aumento di insonnia e perdita di appetito nei piccoli trattati, dovrebbe essere incoraggiata la cautela nell’uso del metilfenidato. Ma non certo interrotto il trattamento.
Una versione ridotta della metanalisi apparirà sul ‘Bmj’ alla fine di questa settimana.
The Cochrane Library pubblica una delle valutazioni più complete effettuate finora sui benefici e i rischi del medicinale, ampiamente prescritto per trattare questa sindrome, fra i disturbi infantili più comunemente diagnosticati, che può continuare anche durante l’adolescenza e l’età adulta. I sintomi comprendono difficoltà a focalizzare l’attenzione e rimanere concentrati e un comportamento eccessivamente impulsivo, e di estrema iperattività. Si è valutato possa interessare circa il 5% dei bambini, ma la diagnosi è basata sul giudizio clinico, piuttosto che su marcatori diagnostici oggettivi.
Il metilfenidato – conosciuto più comunemente con brand quali Ritalin*, Concerta*, Medikinet* ed Equasym*, tra gli altri – viene usato per trattare l’Adha da più di 50 anni. Un team di ricercatori Cochrane ha valutato con attenzione e ha sintetizzato i risultati di tutte le prove disponibili.