Fonte: Redattore Sociale
Domani a Milano l’apertura. “Giù le mani dai bambini” punta il dito contro la Shire, principale produttore di psicofarmaci contro la sindrome di deficit d’attenzione: “Operazione di marketing travestita da incontro informativo”
Domani apre a Milano il quarto forum mondiale sull’Adhd, la sindrome da deficit di attenzione e iperattività, un disturbo che rende i bambini iperattivi. Ed è già polemica, soprattutto per colpa dello sponsor principale: la big della farmaceutica Shire, principale produttore di psicofarmaci contro la sindrome di deficit d’attenzione. “Di fatto, è un ‘operazione di marketing travestita in un incontro informativo. Shire intende entrare nel mercato italiano e mi è ben chiara la loro strategia comunicativa – commenta Luca Poma, portavoce del consorzio di associazioni, Asl, medici specialisti, professori universitari e genitori “Giù le mani dai bambini” -. L’
apertura delle vendite deve passare per un’azione rivolta a addetti a lavoro: o si fa in modo di ampliare la diagnosi del disturbo, o si fa prescrivere di più il farmaco oppure l’esito della campagna avrà gli stessi risultati visti nel caso del Ritalin (altro psicofarmaco usato per i minori, ndr): scarsi”. Dal punto di vista dell’azienda, ragiona il comitato “Giù le mani dai bambini”, il forum mondiale sull’Adhd, per la prima volta in Italia, è il palcoscenico migliore per fare breccia nella comunità scientifica italiana.
Nel novembre 2012 Terre di mezzo ha dato voce alla denuncia di “Giù le mani dai bambini” riguardo la sperimentazione di un nuovo psicofarmaco con la guanfacina, un principio attivo prodotto dalla Shire e che fino ad ora non è riuscito a trovare un mercato di riferimento. Un lavoro portato avanti da Fondazione Stella Maris di Pisa, l’unico Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico che si dedica solo a disturbi neurologici, che è emerso solo dopo un’interrogazione parlamentare all’allora ministro della Salute Ferruccio Fazio. “Non si è ancora conclusa la ricerca – dichiara Poma – ma sappiamo che per ora i dati non sono molto soddisfacenti, dal punto di vista di Shire”. “Giù le mani dai bambini” contesta l’iperdiagnosi e la strumentalizzazione dell’Adhd, una sindrome che nel mercato italiano – il quinto al mondo per
consumo di farmaci – potrebbe trasformarsi in una gallina dalle uova d’oro per chi produce medicinali.
“Sia ben chiaro – continua il portavoce Poma – : le aziende farmaceutiche in molti casi ci salvano la vita, ma qui si tratta di avere l’onestà intellettuale di
denunciare quando fanno qualcosa che non va”. Il tema quindi non è la completa proibizione degli psicofarmaci per i bambini, ma il considerarli non
terapeutici e “una camicia di forza chimica”, dice Poma, da usare con il contagocce. “I fatti invece dicono che ci sono minori che utilizzano gli psicofarmaci anche per anni consecutivi e che vengono prescritti anche per chi ha lievi forme di Ahdh”, conclude Luca Poma.