Fonte: http://www.coscienzeinrete.net
di Piero Cammerinesi (corrispondente di Coscienzeinrete Magazine dagli USA)
con un commento del nostro Portavoce, Luca Poma*
Dopo indagini e processi durati oltre 10 anni Big Pharma deve pagare 3 miliardi di dollari di danni grazie a due dirigenti pentiti…
di Piero Cammerinesi (corrispondente di Coscienzeinrete Magazine dagli USA) Houston, 18 luglio 2012 –
Nell’assordante silenzio del mainstream – ma oramai abbiamo imparato a non sorprenderci più di nulla, né da questa né dall’altra sponda dell’Atlantico – è finalmente scoppiata la ‘bomba’ della condanna di Big Pharma.
Grazie a due ‘talpe’: Gregory Thorpe e Blair Hamrick. I due dirigenti pentiti, con le loro affermazioni e i circostanziati report su cosa avviene dietro le quinte del mostruoso potere farmaceutico che chiamiamo Big Pharma hanno portato alla più pesante condanna mai vista prima d’ora nella storia della medicina occidentale di una casa farmaceutica per illeciti e pratiche criminali.
La GlaxoSmithKline è stata infatti ritenuta colpevole e condannata a pagare 3 miliardi di dollari di risarcimenti per il suo comportamento criminale. Ma come sono riusciti a ottenere questo risultato le due ‘talpe’? Ebbene, dopo aver lavorato per anni nella Glaxo i due, nel 2001, si sono finalmente resi conto di cosa stava provocando la politica d’insaziabile avidità e di assoluta indifferenza per la salute dei cittadini dimostrata dai vertici dell’azienda.
A partire dalle ‘mazzette’ ai medici al far prescrivere medicinali non indicati per certe patologie, fino al promuovere farmaci dannosi e all’insabbiare ricerche che potevano portare a far luce su effetti collaterali pericolosi.Blair Hamrick, che fa una veloce carriera in azienda, si rende presto conto che la compagnia dove lavora, la GlaxoSmithKline, pretende da lui comportamenti immorali.Gli chiede di far pressioni sui medici per prescrivere farmaci off label, vale a dire per patologie inadeguate o a pazienti di fasce di età non adatte o in dosi non appropriate.Per ottenere ciò l’azienda organizza dei meeting nei quali si viene istruiti su come prescrivere off label.
Viene ‘suggerito’ ai medici di individuare delle nicchie di applicazione, come ad esempio, per il Wellbutrin, indicato per la depressione ma che – non avendo sufficienti volumi di vendita – viene prescritto per calare di peso o per disfunzioni sessuali o addirittura per uso pediatrico. Cosi nasce lo slogan Wellbutrin happy horny skinny drug (Wellbutrin il farmaco magro felice e arrapato), un motto che agisce nel subconscio di medici e pazienti.Ai dottori viene suggerito di sottovalutare sistematicamente con i pazienti gli effetti indesiderati dei farmaci; “se lo chiedono, fate un accenno, ma parlatene in maniera generica e positiva”.
E quando questi effetti indesiderati producono guai seri e anche decessi? Come accade ad esempio con l’Advair, farmaco contro l’asma. A un certo punto le ricerche mediche lo indicano come causa dell’incremento di mortalità in Africa tra i pazienti-cavie che lo utilizzano regolarmente. Niente paura. Le ricerche vengono subito interrotte, viene inserita una cornice nera intorno alle istruzioni del farmaco, a indicare una attenzione maggiore, ma ad eventuali obiezioni o preoccupazioni del paziente i medici vengono istruiti a dire che certi risultati negativi sono validi per determinate fasce socio-economiche che non seguono alla lettera le indicazioni; “state tranquilli, i vostri pazienti non hanno nulla da temere dall’assumere il prodotto”.
Blair viene promosso dopo due anni che lavora per Glaxo a specialista terapeutico per una certa area. Il suo lavoro consiste nell’individuare degli ‘esperti’ che vengono istruiti su certi farmaci e che poi si occupano di trasmettere in presentazioni e meeting le loro conoscenze ad altri medici. Questi devono cominciare con il prescrivere farmaci a tutta forza e se non ne prescrivono a sufficienza vanno incitati perché – dato che le loro presentazioni vengono retribuite tra i 500 e i 2500 dollari per mezz’ora – devono essere convincenti ed efficaci.
Blair racconta di dottori che lo tampinano incessantemente chiedendogli di inserirli nei tour dei meeting sui medicinali con i quali si può guadagnare fino a 6000 dollari al giorno con tre brevi presentazioni di mezz’ora. Bene, con i 3 miliardi di dollari di risarcimenti da pagare – penserete voi – adesso faranno più attenzione…
Mah, chissà…se nel 2001 la Glaxo aveva 40.000 medici che lavoravano come ‘presentatori’ di prodotti farmaceutici, oggi ne ha 50.000…
Dopo indagini e processi durati oltre 10 anni Big Pharma deve pagare 3 miliardi di dollari di danni grazie a due dirigenti pentiti…
Nell’assordante silenzio del mainstream – ma oramai abbiamo imparato a non sorprenderci più di nulla, né da questa né dall’altra sponda dell’Atlantico – è finalmente scoppiata la ‘bomba’ della condanna di Big Pharma.
Grazie a due ‘talpe’: Gregory Thorpe e Blair Hamrick. I due dirigenti pentiti, con le loro affermazioni e i circostanziati report su cosa avviene dietro le quinte del mostruoso potere farmaceutico che chiamiamo Big Pharma hanno portato alla più pesante condanna mai vista prima d’ora nella storia della medicina occidentale di una casa farmaceutica per illeciti e pratiche criminali.
La GlaxoSmithKline è stata infatti ritenuta colpevole e condannata a pagare 3 miliardi di dollari di risarcimenti per il suo comportamento criminale. Ma come sono riusciti a ottenere questo risultato le due ‘talpe’? Ebbene, dopo aver lavorato per anni nella Glaxo i due, nel 2001, si sono finalmente resi conto di cosa stava provocando la politica d’insaziabile avidità e di assoluta indifferenza per la salute dei cittadini dimostrata dai vertici dell’azienda.
A partire dalle ‘mazzette’ ai medici al far prescrivere medicinali non indicati per certe patologie, fino al promuovere farmaci dannosi e all’insabbiare ricerche che potevano portare a far luce su effetti collaterali pericolosi.Blair Hamrick, che fa una veloce carriera in azienda, si rende presto conto che la compagnia dove lavora, la GlaxoSmithKline, pretende da lui comportamenti immorali.Gli chiede di far pressioni sui medici per prescrivere farmaci off label, vale a dire per patologie inadeguate o a pazienti di fasce di età non adatte o in dosi non appropriate.Per ottenere ciò l’azienda organizza dei meeting nei quali si viene istruiti su come prescrivere off label.
Viene ‘suggerito’ ai medici di individuare delle nicchie di applicazione, come ad esempio, per il Wellbutrin, indicato per la depressione ma che – non avendo sufficienti volumi di vendita – viene prescritto per calare di peso o per disfunzioni sessuali o addirittura per uso pediatrico. Cosi nasce lo slogan Wellbutrin happy horny skinny drug (Wellbutrin il farmaco magro felice e arrapato), un motto che agisce nel subconscio di medici e pazienti.Ai dottori viene suggerito di sottovalutare sistematicamente con i pazienti gli effetti indesiderati dei farmaci; “se lo chiedono, fate un accenno, ma parlatene in maniera generica e positiva”.
E quando questi effetti indesiderati producono guai seri e anche decessi? Come accade ad esempio con l’Advair, farmaco contro l’asma. A un certo punto le ricerche mediche lo indicano come causa dell’incremento di mortalità in Africa tra i pazienti-cavie che lo utilizzano regolarmente. Niente paura. Le ricerche vengono subito interrotte, viene inserita una cornice nera intorno alle istruzioni del farmaco, a indicare una attenzione maggiore, ma ad eventuali obiezioni o preoccupazioni del paziente i medici vengono istruiti a dire che certi risultati negativi sono validi per determinate fasce socio-economiche che non seguono alla lettera le indicazioni; “state tranquilli, i vostri pazienti non hanno nulla da temere dall’assumere il prodotto”.
Blair viene promosso dopo due anni che lavora per Glaxo a specialista terapeutico per una certa area. Il suo lavoro consiste nell’individuare degli ‘esperti’ che vengono istruiti su certi farmaci e che poi si occupano di trasmettere in presentazioni e meeting le loro conoscenze ad altri medici. Questi devono cominciare con il prescrivere farmaci a tutta forza e se non ne prescrivono a sufficienza vanno incitati perché – dato che le loro presentazioni vengono retribuite tra i 500 e i 2500 dollari per mezz’ora – devono essere convincenti ed efficaci.
Blair racconta di dottori che lo tampinano incessantemente chiedendogli di inserirli nei tour dei meeting sui medicinali con i quali si può guadagnare fino a 6000 dollari al giorno con tre brevi presentazioni di mezz’ora. Bene, con i 3 miliardi di dollari di risarcimenti da pagare – penserete voi – adesso faranno più attenzione…
Mah, chissà…se nel 2001 la Glaxo aveva 40.000 medici che lavoravano come ‘presentatori’ di prodotti farmaceutici, oggi ne ha 50.000…
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Era una sentenza molto attesa – ha dichiarato Luca Poma, giornalista e portavoce di “Giù le Mani dai Bambini” (
www.giulemanidaibambini.org), il più rappresentativo Comitato indipendente per la farmacovigilanza pediatrica in Italia –
passata quasi sotto silenzio nel nostro paese, probabilmente perché le grandi case farmaceutiche sono anche tra i più grandi inserzionisti a pagamento di quotidiani e siti web. Sostanzialmente, è la certificazione e conferma, una volta per tutte, della spregiudicatezza di un certo marketing del settore pharma, che arriva ad inventare malattie per vendere nuovi farmaci, anche ad uso pediatrico: tutto pur di fare utili, anche a prezzo della salute dei nostri bambini, come dimostrano le campagne aggressive per favorire anche in Italia – ha concluso Poma –
la prescrizione ai più piccoli di psicofarmaci antidepressivi e di derivati dell’anfetamina per migliorare le performance scolastiche”