Fonte: Ticino Online
Risperidone, paliperidone, quetiapina e Tiaprid : sono i nomi degli psicofarmaci usati nel trattamento della schizofrenia, del disturbo bipolare o di altre malattie mentali. Ma sono farmaci sempre più prescritti dai medici per i bambini e gli adolescenti che soffrono di deficit di attenzione o iperattività.
In precedenza, questi disturbi venivano trattati con il Ritalin, ma le prescrizioni di neurolettici sono esplose negli ultimi dieci anni. A rivelarlo è il ” Tages-Anzeiger ” .
Qual è il problema? Si chiederà qualcuno. Questi farmaci, seppur efficaci, possono causare gravi effetti collaterali come tremori, rigidità muscolare e altri disturbi motori. Nelle ultime “versioni” di questi medicinali si è ridotto il numero di effetti collaterali, ma viene comunque riscontrato un significativo aumento di peso.
Stando all’associazione dei farmacisti Pharmasuisse, la vendita di questi farmaci è raddoppiato dal 2002. Ma rimane un’alternativa quanto meno “insolita” ai trattamenti convenzionali, come il Ritalin.
Esperti preoccupati ma non allarmisti – “Idealmente, dovremmo arrestare questa tendenza”, spiega Susanne Walitza, direttrice del Centro di Psichiatria Infantile dell’Università di Zurigo. “Questo aumento è significativo, ma non si può ancora dire che sia fuori controllo. “Il problema è che non vi è alcun documento in Svizzera, che limiti la prescrizione di antipsicotici ai soli casi di gravi disturbi mentali”, spiega.
In Germania, inoltre, uno studio ha rilevato che i trattamenti più comunemente usati per i disturbi di ADHD possono portare a depressione, problemi comportamentali o causare disturbi d’ansia.
Gli esperti ritengono, tuttavia, che la situazione in Svizzera non sia a questo punto. “Può comunque esserci qualche pecora nera che prescrive antipsicotici ai bambini, nonostante i pericoli. Ma la maggior parte dei medici sa quello che fa”, rassicura Oskar Jenni, Direttore dell’Ospedale Pediatrico di Zurigo. “Pediatri e medici sanno che i neurolettici possono avere effetti negativi e che non hanno nulla a che fare con gli stimolanti come il Ritalin”.