Negli USA ci sono in corso diverse cause legali collettive (Texas, California, New Jersey) per abusi di psicofarmaci, che coinvolgono l’Associazione Americana degli Psichiatri (APA) e l’Associazione degli Utenti (CHADD), per collusione con la casa farmaceutica Novartis. Secondo le ipotesi dell’accusa, l’APA avrebbe accettato denaro dalla Ciba-Geigy e formulato criteri diagnostici per l’ADHD progressivamente più “elastici” ad ogni nuova edizione del DSM, per favorire le diagnosi e lo smercio di Ritalin e di altri psicofarmaci.
La “Children and Adults with Attention Deficit/Hyperactivity Disorder” (CHADD) è la più importante associazione di supporto per i portatori di ADHD, vanta nel suo staff alcuni tra i migliori specialisti in questo disturbo e sostiene rigorosamente la teoria dell’origine biologica di questa sindrome. Particolarmente attiva sul web, risponde e chiarisce ogni dubbio e attacco all’ADHD e al Ritalin con velocità impressionante. I suoi rappresentanti partecipano a conferenze nelle scuole americane sostenendo l’imprescindibile necessità del farmaco, distribuiscono a docenti e genitori opuscoli informativo sull’ADHD, opuscoli che sovente sono l’unica fonte d’informazione nelle scuole; ad un’attenta lettura si scoprirà che l’opuscolo è stampato a cura della Novartis, la casa farmaceutica produttrice degli stessi psicofarmaci suggeriti come cura. Nel 1995 la Novartis sferrò una campagna in grande stile per derubricare il Ritalin dalla tabella II, circostanza che comporta un controllo sulle quantità annuali commercializzabili, chiedendo alla DEA di inserirlo nella tabella III per una fruizione senza problemi di esaurimento di scorte, come spesso ad oggi accade. Questa petizione fu sottoscritta anche dall’American Academy of Neurology e supportata dall’American Psycological Association e American Academy of Child and Adolescent Psychiatry. Una difesa senza precedenti per una droga della tabella II. Prima che la DEA avesse il tempo di rispondere, un documentario televisivo shock documentò che la CHADD aveva incassato nell’arco di cinque anni ben 900.000$ dalla Ciba-Geigy, ora Novartis, la casa farmaceutica che produce il Ritalin.
La DEA fece quindi notare nella sua risposta che:
“…il Comitato di Controllo Internazionale delle Nazioni Unite (INCB), si dichiara ansioso riguardo al fatto che organizzazioni non governative di cittadini siano così attive nelle azioni di lobbing per favorire l’uso del metilfenidato ai bambini.”
La “National Alliance for the Mental Health” (NAMI), è la più grande associazione americana di familiari di persone affette da disturbi psichiatrici. La rivista Mother Jones, dicembre 1999, pubblicò documenti riservati della NAMI che proverebbero l’incasso di più di 110 milioni di $ dal 1996 al 1999 provenienti da 18 industrie farmaceutiche. Questa associazione sarebbe guarda caso particolarmente attiva per far approvare nei vari Stati leggi favorevoli al Trattamento Sanitario Obbligatorio (ricovero coattivo contro la volontà del soggetto e dei familiari stessi) ed alla consegna e somministrazione a domicilio di psicofarmaci.
Fred Baughman Jr. asserisce che in cinque anni di tentativi non è riuscito a avere dalla Ciba – Geigy, produttrice del Ritalin, referenze di alcun lavoro scientifico che provino che l’ADD è una vera malattia. Il 17 novembre 1994 scrisse a David Kassler, funzionario della Food and Drug Administration (FDA), chiedendo perché permettessero alla Ciba – Geigy di descrivere l’ADD come una “sindrome”, temine che significa la stessa cosa che malattia. La risposta della FDA fu:
“…riconosciamo che non è stata ancora delineata una distinta patofisiologia del disturbo…”. Egli ne deduce che “la FDA permette alla Ciba-Geigy di perpetuare l’illusione di una malattia per poter vendere massicce quantità di psicofarmaci.”
Ci sarebbe un rapporto non casuale tra l’incremento delle diagnosi e l’aumento delle quote ammesse dalla U.S. Drug Enforcement Agency (DEA): da 1700 kg del 1990 a 8000 kg del 1995. A tutto questo va aggiunto un contesto culturale efficientista e il “terrorismo psicologico” di una certa psichiatria, che afferma che i bambini con ADHD tendono a sviluppare “ogni tipo di sindrome”.
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(una parte sostanziale di questa scheda è stata tratta da una pubblicazione del Prof. Claudio Ajmone, Presidente dell’Osservatorio Italiano sulla Salute Mentale)