Fonte: Marcofocchi.com – Autore: Dott. Marco Focchi , psicologo
La Federazione delle Associazioni per la difesa della salute pubblica (FADSP) disapprova le Linee guida di pratica clinica per l’ADHD
Lo scorso 28 maggio è stato presentato a Madrid il libro bianco europeo sul Disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività (ADHD).
I professionisti presenti all’evento sostengono che “l’ADHD colpisce circa 1,4 milioni di persone in Spagna (300.000 bambini), che è sottodiagnosticata, che è la causa di un caso su quattro d’insuccesso scolastico, che la qualità della vita migliora dopo la diagnosi precoce e il trattamento e che dovrebbe essere considerata come una malattia cronica al fine di ridurre la spesa delle famiglie per gli psicofarmaci utilizzati per il trattamento, che passerebbe dagli attuali 40-50 euro (95-120 euro di pvp) a 4 euro al mese
Questa richiesta sarebbe ragionevole se non fosse per la controversia scientifica che, in Spagna come in tutto il mondo, verte sull’eccesso di diagnosi e di trattamento di questo disturbo, che ha portato a un monito dell’UNICEF e dell’OMS. La richiesta contrasta inoltre con la petizione avanzata dalla Spagna per una giornata mondiale dell’ADHD e anche con il titolo del libro presentato “ADHD: rendere visibile l’invisibile”
La richiesta ha provocato un’ondata di proteste, e non si può credere che i bambini vengano utilizzati a tale scopo. Proprio il governo degli Stati Uniti ha aperto un’inchiesta sul possibile collegamento tra questa diagnosi infantile di massa (un decimo degli alunni e un quinto degli studenti americani delle scuole superiori ne sarebbero affetti) e la crescita del numero di case farmaceutiche che commercializzano i prodotti per curarla, che hanno quintuplicato le vendite tra il 2007 e il 2012.
In Spagna sono state inoltre presentate delle Linee guida cliniche sull’ADHD nei bambini e negli adolescenti, con le raccomandazioni teoricamente più appropriate per affrontare la diagnosi e il trattamento dell’ADHD. Le Linee guida sono state pubblicate nel 2010 e approvate dal MSPSI, ma come FADSP ne mettiamo in discussione l’indipendenza e la validità, in quanto:
1. C’è una totale mancanza di rappresentatività dei professionisti nel nostro SSN, perché le Linee guida sono state elaborate solo da professionisti catalani.
2. I due coordinatori e tutti gli altri componenti del gruppo di lavoro per le Linee guida sono professionisti dell’ospedale privata e religioso Sant Joan de Deu di Barcellona.
3. Allo sviluppo delle Linee guida hanno partecipato anche rappresentanti della fondazione “no-profit” Generalitat de Catalunya “ADANA” per il sostegno delle persone colpite da ADHD, il cui presidente è Isabel Rubio, membro della famiglia a cui appartiene la casa farmaceutica Rubio, che peoduce uno degli psicofarmaci più utilizzati per il trattamento del disturbo.
4. Il 70% dei dipendenti e il 50% dei revisori esterni delle Linee guida dichiarano conflitti di interesse, e sono stati trovati interessi non dichiarati che ledono tutti i contribuenti.
5. Alcuni partecipanti alle Linee guida che dichiarano conflitti di interesse sono anche autori di articoli che servono come avallo bibliografico per le Linee guida.
6. Il professionista più citato nella bibliografia (fino a 16 volte) è Joseph Biederman, indagato nel Senato degli Stati Uniti per aver ricevuto 1,7 milioni dollari da aziende farmaceutiche tra il 2002 e il 2007, per aver promosso la diagnosi di disturbi psichiatrici nell’infanzia.
7. Non sono presi in considerazione i risultati dell’agenzia basca per le tecnologie sanitarie Osteba sulla “Valutazione della situazione di cura e raccomandazioni terapeutiche in ADHD”, dove si afferma che in Spagna vengono fatte prescrizioni non autorizzate, che non si seguono le indicazioni sanitarie e le cautele di base per la prescrizione di metilfenidato, come quelle dell’Agenzia spagnola di medicinali (Autorità competente) e più ampiamente che le Linee guida su questo disturbo non sono attendibili per la la loro bassa qualità.
La FADSP disapprova le Linee guida per la gestione dell’ADHD in Spagna e richiede la stesura di nuove linee guida, con una partecipazione professionale pluralistica, senza di conflitti di interesse e basata sulle migliori prove disponibili, date le grandi implicazioni finanziarie, in un momento di forti tagli sui costi sanitari (secondo le aspettative degli estensori del libro bianco solo l’ADHD potrebbe costare 1,2 miliardi di euro all’anno, il 12% della spesa farmaceutica pubblica nel 2012) e per le conseguenze sulla salute attuale e futura dei bambini spagnoli e dei giovani trattati con psicofarmaci fin dall’infanzia.
Federazione delle Associazioni per la Difesa della Salute Pubblic