Articolo originale: http://www.dailymail.co.uk/health/article-2841060/Rise-ADHD-cases-marketing-not-medicine-Study-blames-increase-drug-companies-pushy-support-groups-people-self-diagnosing-online.html – di Mdlene Davies, per Daily Mail
Traduzione in italiano a cusa di Barbara Wade
Secondo gli esperti, l’aumento globale nei numeri di diagnosi di ADHD ha più a che fare con ragioni di marketing che non mediche. Il numero di diagnosi e prescrizione mediche per farmaci stimolanti è salito alle stelle in confronto a 5 anni fa, ma gli esperti dicano che l’ ADHD “è più una peste più culturale che medica”
Dopo aver valutato la crescita di ADHD in Regno Unito, Germania, Francia, Italia e Brasile, conclusero che vi sono cinque fattori che contribuiscano alla crescita delle disgnosi.
“WLa diffusione globale a macchia d’olio nelle diagnosi di ADHD ed il trattamento farmacologico ha più che fare con il marketing di quanto non abbia con la medicina, e negli anni a venire potremmo rimpiangere di aver trattato bambini con farmaci” è la conclusisone cui giungono gli esperti autori di un lavoro scientifico.
Si attribuisce questo aumento al fatto che le aziende farmaceutiche hanno fatto pressione su alcuni paesi per introdurre restrizioni meno rigide su stimolanti come Ritalin, il farmaco più conosciuto per il trattamento di ADHD.
L’utilizzo della psicoterapia per tale condizione, solitamente tramite terapia narrative, sta subendo una lenta erosione a favore del trattamento farmacologico,.
Sempre più psicologi e psichiatri stanno adottando i criteri stabiliti dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, noto anche con la sigla DSM, che sono più ampi e con una soglia inferiore più bassa per la diagnosi dell’ADHD, aggiungono.
Vi è anche stato un incremento nel vocal advocacy (passa parola) e gruppi di appoggio per i pazienti diagnosticati ADHD, che spesso lavorano al fianco delle aziende farmaceutiche per la promozione di trattamento farmacologico.
In ultimo, l’aumento nelll’utilizzo di internet fa si che sia più facile reperire informazioni sulla condizione e fare un autodiagnosi. Questo spinge il pubblico a chiedere il medico di prescrivere un trattamento farmacologico.
L’ADHD è un insieme di sintomi comportamentali che comprendono: disattenzione, impulsività e iperattività.
L’assunzione del Ritalin, il farmaco più comunemente prescritto per il trattamento dell’ADHD, può causare pericolosamente lunghe erezioni involontarie se somministrato a lungo termine.
La Food and Drug Administration ha dichiarato di aver aggiornato i propri consigli sull’uso di Ritalin per includere un avviso sul priapismo, una condizione che può portare a danni permanenti nel pene di un paziente. Il principio attivo dello farmaco stimolante Ritalin, cioè il Metilfenidato cloridrato (MPH), si trova anche in altri farmaci con nomi commerciali Daytrana e Concerta, una versione prescritta spesso prescritto anche agli adulti. Comunque, La FDA ha consigliato che le persone consultino il loro medico prima di sospendere l’uso del farmaco in quanto il priapismo è un evento raro con l’uso di Metilfenidato cloridrato (MPH),
Il dibattito che negli anni si è sviluppato tra i professionisti della sanità riguarda la loro preoccupazione nel diagnosticare un insieme di sintomi come fosse una malattia che le ingloba: stiamo medicalizzando un normale comportamento umano.
Nel lavoro gli autori hanno citato siti web che promuovano farmaci per il trattamento di ADHD con una lista da spuntare contenente domande del tipo: “Ti trovi a giocherellare molto?” “ Concentrare è difficile per te?” “Sei disorganizzato al lavoro e a casa?” e “incominci dei progetto per dopo abbandonarli?”
Scrivendo nello studio, il Professore Peter Conrad, del Brandeis University, U.S.A. dice:
‘Questi liste con voci da spuntare, trasformano diversi tipi comportamento in problemi medici. Non distinguano quelli che fanno parte di una normale condizione soggettiva da queli che patologici.’
I ricercatori riportano che nel – Regno Unito – l’incidenza di diagnosi di ADHD in bambini di età scolastica è aumentato da meno dell’uno percento negli anni 90 fino a circa il cinque percento di oggi. In Germania, le prescrizioni per farmaci per il trattamento della ADHD sono aumentate da 10 milioni di dosi giornaliere nel 1998 a 53 milioni nel 2008.
L’aumento in Italia e Francia è stato più lento, in parte grazie a leggi più restrittive su farmaci in quei paesi. Benché i ricercatori hanno fatto notare che anche quei paese i parametri stanno diventano gradualmente meno restrittivi.
In Brasile, vi è un aumento nel numero di gruppi di appoggiò per l’ADHD, molti dei quali hanno stretti legami con aziende farmaceutiche, e che stanno diffondendo nella pubblica opinione una consapevolezza sulla condizione di ADHD.
Il Professor Conrad ha espresso preoccupazioni riguardo gli incrementi nelle prescrizioni per trattamento farmacologica dell’ADHD, che postula possa essere stati costruiti al livello sociale.
‘Chiamiamolo una peste economica e culturale ma non necessariamente sanitaria’
Uno studente che non riesce a stare fermo – continua il Prof. Conrad – potrebbe semplicemente rispondere n modo inadeguato ad un sistema educativo obbligatorio che non rispetta le condizioni ed esigenze particolari dei singoli studenti, e non necessariamente per una anomalia nella propria chimica neurologica. L’ADHD continua una lunga storia di medicalizazione in ambito scolastico, particolarmente negli USA , aggiunge.
Un esempio che ha fornito era quello della masturbazione, che era considerato una malattia un secolo fa. Sia uomini che donne diagnosticati come masturbatori patologici furano internati oppure sottoposti ad interventi chirurgici.
‘Penso che fra 50 anni potremmo guardare indietro ai nostri giorni e chiederci.. Che cosa abbiamo fatto a questi bambini?‘ conclude il Professor Conrad.
Il lavoro è stato pubblicato nella rivista, Social Science and Medicine.