Articolo di Annuariomediasport del 24 settembre 2020
Il Governo (Dipartimento per lo Sport) intende istituire un tavolo tecnico per la co-costruzione e la promozione di una policy a tutela dei minori che praticano sport, rivolgendo una particolare attenzione alle azioni di educazione, formazione e prevenzione contro il maltrattamento e gli abusi.
Le manifestazioni di interesse saranno valutate al fine di costituire un gruppo di lavoro – coordinato dal Dipartimento per lo Sport – atto alla sistematizzazione e divulgazione, attraverso attività mirate, delle best practices sul tema della child protection nel mondo dello sport.
L’ACSI – da sempre impegnata a promuovere il benessere psicofisico dei giovanissimi – ha intensificato gli interventi nelle aree del disagio sociale. Emblematiche le mobilitazioni – attivate congiuntamente con il MECS (Movimento per l’Etica, la Cultura, lo Sport ) e con l’Associazione “Libera” di Don Luigi Ciotti – nelle periferie degradate dove vivono 15 milioni di “invisibili” abbandonati dallo Stato ed ostaggi della protervia malavitosa.
Questi ghetti sono privi di spazi per l’aggregazione sociale, di centri culturali, di strutture ludiche, di impianti sportivi. Agli adolescenti resta lo scenario insidioso della strada con le blandizie seduttive della microcriminalità. Le società sportive dilettantistiche dell’ACSI hanno restituito alla cittadinanza numerosi spazi dell’aggregazione sociale. Lo sport è dunque un antidoto di legalità e di valori contro le devianze psicosociali, sussulto civico dell’immaginario collettivo per rivendicare la qualità della vita nelle aree del disagio.
Nel quadro delle politiche giovanili dell’ACSI si integra la campagna nazionale di sensibilizzazione contro l’abuso degli antidepressivi per gli adolescenti. Nelle pagine interne del nostro house organ “ACSI Magazine” l’articolo di Luca Poma – portavoce nazionale del Comitato “Giù le mani dai bambini” – evidenzia l’importanza dello sport sociale per tutelare i giovanissimi.
Antonino Viti
Presidente Acsi
