Fonte: Agenzia DIRE
L’arrivo in Italia dello psicofarmaco per bambini “troppo vivaci”, la guanfacina, nel 2013 e’ ormai dato per certo. A spiegarlo l’inchiesta ‘Pillole a merenda’, l’inchiesta in uscita sul numero di novembre di Terre di mezzo – street magazine (www.terre.it).
A confermarlo Luca Poma, portavoce dell’associazione ‘Giu’ le mani dai bambini’: “Si aspetta la conferma dell’Aifa- dice- Ma e’ ragionevole pensare che arrivera’. Un nuovo farmaco, una nuova moda. A questo punto probabile ipotizzare che ci sara’ richiesta di questo farmaco: con operazioni culturali sull’Adhd, convegni ed altro, si sono accesi i riflettori su questa presunta, e sottolineo presunta, malattia. Si crea cosi’ il bisogno del farmaco, e’ una tecnica di marketing vecchia come il mondo”. Ma, conclude Poma, “e’ discutibile usarla sui bambini, per usare un eufemismo. Ma si sa, nei piani di certe aziende vengono prima i soldi”. Come spiega l’inchiesta, in Italia, la sperimentazione della guanfacina e’ passata sotto silenzio. Solo in un’interrogazione parlamentare del giugno 2011, l’allora ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha ammesso l’esistenza di “una fase sperimentale della ricerca” su questa molecola, condotta dalla Fondazione Stella Maris di Pisa, istituto dedicato ai disturbi psichiatrici dell’eta’ evolutiva.
