E’ allarme per alcuni farmaci antipsicotici, dopo che uno studio americano asserisce che possono aumentare il rischio morte nei pazienti; si tratta di medicinali dal potente effetto sedativo, spesso usati quando i soggetti affetti da demenza diventano aggressivi. La ricerca, pubblicata online sul British Medical Journal, conclude che questi antipsicotici non dovrebbero essere utilizzati “in assenza di una chiara necessità”. I ricercatori dell’Harvard Medical School hanno seguito 75.445 persone a cui venivano prescritti antipsicotici. I ricercatori hanno scoperto che alcuni di questi medicinali erano associati a un rischio di morte piu’ che doppio rispetto al risperidone, un altro antipsicotico usato come modello per confrontare gli altri prodotti. “I dati – conclude lo studio – suggeriscono che il rischio di mortalita’ con questi medicinali e’ in genere aumentato con le dosi piu’ alte, e sembra essere piu’ elevato per l’aloperidolo e minimo per la quetiapina”.
Secondo Rebecca Wood di Alzheimer Research Gb, “i rischi degli antipsicotici sono noti”, ma i progressi “sono ancora desolantemente lenti” per quanto riguarda la riduzione del loro uso. Questi medicinali “dovrebbero essere usati – ha detto l’esperta, commentando lo studio alla Bbc online – per le persone con demenza, solo quando non ci sono alternative nella gestione di comportamenti rischiosi”.