NOTA INFORMATIVA AL PUBBLICO

giù le mani dai bambini news

Comunicazione del nostro Portavoce Nazionale in merito ai rapporti del Comitato GiùleManidaiBambini Onlus con il Dott. Elia Roberto Cestari e il “CCDU” (Scientology)

In relazione a quanto in oggetto, l’Ufficio del portavoce nazionale rende noto quanto segue.

Come noto, lo scrivente Comitato “Giù le Mani dai Bambini” avviò una procedura di espulsione, con deferimento al comitato etico interno, a carico di Elia Roberto Cestari, all’epoca membro a titolo volontaristico del nostro team di esperti, procedura documentata dal comunicato pubblicato qui:

http://www.giulemanidaibambini.org/wp-content/uploads/2011/11/cs_portavoce_cestari.pdf.

Elia Roberto Cestari si dimise però prima che il comitato etico lo audisse. Nel contempo, il comitato deliberò l’indisponibilità di “Giù le Mani dai Bambini” a iniziare qualunque collaborazione con il CCDU (sezione italiana dell’organizzazione fondata e coordinata dalla Chiesa di Scientology), poiché considerava concreta l’ipotesi di strumentalizzazione a fini di propaganda religiosa, e rivendicando così la totale laicità e indipendenza della nostra organizzazione, come peraltro confermato dal più noto osservatorio indipendente sulla Chiesa di Scientology.

A seguito di questi fatti, Elia Roberto Cestari indirizzò quindi una lettera ai vertici del nostro Comitato, lanciando gravi immotivate e subdole accuse al nostro portavoce nazionale Luca Poma, non supportate da alcuna prova o fatto concreto, ed offendendo Lui e – con esso – il Comitato tutto. L’ufficio del portavoce nazionale invio una prima garbata replica, invitando Elia Roberto Cestari – pur nel rispetto delle Sue legittime convinzioni personali e credenze religiose – a ritrattare le diffamazioni contenute nella Sua lettera, ma esso non ritenne di dover rispondere. Il nostro Comitato inviò una seconda lettera, chiedendo un incontro chiarificatore, ma neanche a questa il Cestari rispose. Prima dello scadere dei relativi stringenti termini di legge, in considerazione della mancata risposta, il Portavoce nazionale presentò querela per diffamazione a tutela del buon nome proprio e del Comitato, non rinunciando per altro a perseguire finalità di chiarimento e di leale rappacificazione. A  tale scopo, tra le altre cose, il nostro avvocato di fiducia, Fabrizio Romano, tentò a più riprese e con  toni concilianti di organizzare un appuntamento e confrontarsi sul punto con la controparte, senza alcun successo.

Prima e dopo l’inizio del processo a carico del Cestari, ulteriori nostri tentativi di dialogo furono ignorati, e a quel punto fu inevitabile dare rinnovato impulso alla celebrazione di un processo penale a carico dell’indagato. Al termine delle relative indagini, il Cestari venne rinviato a giudizio, ritenendo il Giudice penale sussistere tutti gli estremi per la celebrazione del processo.

Dopo due gradi di giudizio, è stata confermata la natura offensiva e diffamatoria delle affermazioni di Cestari ai danni del querelante (la sentenza definitiva infatti così si pronuncia: “Sul contenuto diffamatorio delle parole del Cestari conviene anche il Giudice di primo grado, ed esso non è in discussione”). Tuttavia, il Cestari, pur vedendosi addebitare il deplorevole gesto di aver pronunciato affermazioni che pregiudicano l’onorabilità degli scopi e dei comportamenti di chi opera con genuinità a titolo volontaristico nella nostra organizzazione, non è stato condannato in virtù di una “esimente”, ovvero il cosiddetto “stato d’ira”: i Giudici hanno infatti riconosciuto la diffamatorietà delle sue affermazioni, ma hanno ritenuto di “scusare” il Cestari, che avrebbe scritto la lettera di contenuto diffamatorio in preda a un “presunto stato d’ira” nei confronti del nostro portavoce e/o del Comitato.

“Giù le Mani dai Bambini” si riserva ulteriori azioni di rivalsa per danni in sede civile, anche considerato che – in virtù di una polizza assicurativa di tutela giudiziaria stipulata dal Comitato – nessun’onere per spese legali ci viene addebitato.

Comments are closed.