Fonte: Iltempo.it
Convegno in università sui bimbi “cervelloni”. Appuntamento con i maggiori esperti mondiali di neuroscienze nell’ateneo pavese per discutere di bambini “gifted” e sulle modalità per farli integrare in classe coi coetanei.
Pavia, 22 novembre 2011 –Piccoli geni, ma anche iperattivi e distratti. Bimbi difficili da gestire: per loro c’è il
rischio isolamento da parte dei coetanei che li trovano ‘diversi’, ma anche il rischio di perdersi e di veder sprecato il proprio talento. Saranno loro i protagonisti di una due giorni a Pavia (il 25 e 26 novembre nell’Aula Golgi dell’università), in cui si riuniranno gli esperti del settore da tutto il mondo per discutere sulle migliori
strategie per valorizzare i bambini di elevate capacità cognitive, i cosiddetti ‘plus dotati’.
Quello di Pavia sarà il terzo convegno nazionale dedicato allo sviluppo del potenziale dei piccoli geni e alle più attuali ricerche sul tema. Si parlerà di come aiutare genitori e insegnanti a riconoscere, gestire e inserire al meglio i bambini di talento. Durante la prima giornata del convegno si presenterà l’approccio della ricerca. Tra i relatori Maureen Neihart, dal National Institute of Education di Singapore, una delle più importanti esperte in tema di plus dotazione, che presenterà in anteprima una rivisitazione dei criteri diagnostici per l’individuazione dei profili dei bambini ‘gifted’.
La seconda giornata di convegno sarà invece dedicata a laboratori specifici per insegnanti, bambini e genitori. Il convegno è organizzato dal Laboratorio di ricerca e intervento per lo sviluppo del potenziale, del talento e della plus dotazione del Dipartimento di psicologia dell’ateneo pavese. “Il concetto di movimento – dichiara Maria Assunta Zanetti, direttore scientifico del Laboratorio – vuole richiamare il tema dello sviluppo individuale dei bambini all’interno di una prospettiva dinamica in cui interagiscano sia fattori cognitivi che fattori emotivi e relazionali, analizzando l’offerta di possibilità formative e spazi per giovani menti brillanti e creative, che costituiscono il vero capitale umano del nostro Paese”.
