Di Mario Pappagallo – Fonte: Corriere.it
IL RAPPORTO – Psicofarmaci e minori: il 15% li assume senza prescrizione medica – Ritorno verso i livelli massimi degli anni Novanta. La media europea molto pi bassa di quella italiana: 6-7%
Psicofarmaci in aumento tra i giovani italiani. Ufficialmente sono 30-40 mila nella fascia d’et 10-18 anni coloro che ne fanno uso sotto prescrizione. Quello che allarma che vi sarebbe una quota aggiuntiva di un 15,4 per cento che li assume senza nemmeno un parere medico e che pi del 52 per cento di coloro a cui sono stati prescritti continuano poi ad assumerli senza un controllo sanitario. Queste situazioni in particolare si registrano nella fascia di et tra i 15 e i 16 anni. Fascia di et analizzata dal progetto Espad (European school project on alcol and other drugs) di indagini sull’uso di alcol, droga e sostanze psicoattive nelle scuole, curato per la parte italiana dall’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa.
I DATI – Il rapporto Espad 2012, il quindicesimo nella storia del progetto, lancia l’allarme: siamo passati da un minorenne italiano su 10 (rapporto precedente del 2009) che utilizza impropriamente psicofarmaci senza alcuna prescrizione medica ad oltre 1,5. La ricerca ha indagato nel dettaglio le abitudini dei minori tra i 15 e i 16 anni in 35 Paesi europei. I dati italiani di consumo di molecole psicoattive non sono allineati alla media europea, ma sono significativamente pi alti, dice la ricercatrice del Cnr Sabrina Molinaro. In questo ambito infatti la media europea del 6-7%, pi bassa rispetto a quella italiana che appunto del 15,4%. La tendenza generale mostra un ritorno verso i livelli massimi registrati a met anni novanta: in particolare emerge che a fare uso degli psicofarmaci sono pi le ragazze (13%) rispetto ai ragazzi (7%).
LE SOSTANZE – Che cosa assumono? Farmaci per l’insonnia, quelli per regolare l’umore (antidepressivi) e quelli per l’iperattivit (inclusi vari anfetaminici). L’8% degli studenti dice di averne fatto uso una volta negli ultimi dodici mesi, il 4% almeno una volta negli ultimi 30 giorni e ben l’1% dice di averne fatto uso almeno 20 volte nell’ultimo mese. L’indagine – coordinata dalla Molinaro – stata condotta su un campione di 45.000 studenti delle scuole medie superiori in 516 istituti scolastici e ha mostrato altri dati preoccupanti riguardo all’incremento dell’uso improprio di sostanze stimolanti e allucinogene. Paolo Roberti di Sarsina (Dirigente psichiatra a Bologna) commenta: Il venir meno della sorveglianza etica da parte di noi adulti ha queste esatte conseguenze: serve pi attenzione e vigilanza preventiva da parte degli enti regolatori rispetto a questi trend, che nonostante quello che si possa pensare non riguarda solo gli Stati Uniti, bens, come conferma il rapporto Cnr, anche il nostro paese.
I RISCHI – I rischi? Molti e a volte non gestibili perch genitori e medici non sanno che i giovani assumono certe sostanze. Si va da complicazioni cardiache anche gravi alla tendenza suicida, a seconda dei farmaci utilizzati. Spesso subentrano problemi di carattere psicologico e pedagogico. Tra l’altro questi prodotti sono reperibili con estrema facilit su Internet, pagando con una comune carta di credito. Prevenzione? Nessuna, anche perch in Italia il fenomeno dell’acquisto di farmaci su Internet denunciato ma assolutamente non affrontato. Infine, dal rapporto emerge che il 23% di questi giovani fa uso di cannabis, il 9% di altre droghe illegali, il 5% inala sostanze che provocano alienazione. il 4% assume insieme alcol e farmaci.