Fonte: Uniconsum
Dopo Germania, Austria, Svezia e Danimarca, il prossimo obiettivo commerciale della aziende farmaceutiche che producono psicofarmaci pediatrici parrebbe essere l’Italia. E’ quanto afferma l’associazione “Giù le mani dai bambini”. “Le norme europee rendono molto semplice registrare un farmaco già autorizzato in altre nazioni dell’UE, quindi anche Shire – dopo le autorizzazioni ottenute in vari Stati – si sta concentrando sul nostro paese, che è il 5° mercato farmaceutico al mondo: la strategia sembra quella di ‘medicalizzare’ i comportamenti di un numero crescente di minori italiani. Un business miliardario, che secondo molti osservatori viene promosso a spese della salute dei più deboli tra noi: i bambini” spiega Luca Poma, giornalista e portavoce nazionale dell’Associazione. Recenti statistiche dimostrano che il problema si sta spostando dall’America all’Europa. Recentissime statistiche sulle prescrizioni di psicofarmaci ai minori nella vicinissima Germania generano allarme anche nel nostro paese: 750.000 bambini tedeschi nel 2011 avrebbero avuto la diagnosi di ADHD (Sindrome da Iperattività e Deficit di Disattenzione), la malattia dei “Gianburrasca”, sempre distratti e in incontenibile movimento. In Germania, i bambini “iperattivi” sono prevalentemente maschi(620.000) con maggior diffusione intorno al 10° anno di età.