Sanità. Agenzia farmaco: problemi per i bambini trattati con strattera – «Giù le Mani dai Bambini»: usato per curare l’iperattivismo, crea gravi problemi

giù le mani dai bambini news

Fonte: Ordine dei Medici di Bologna- Bollettino notiziario

È di questi giorni la decisione dell’Agenzia italiana del farmaco di indicare nuovi e
più stringenti parametri per l’utilizzo dell’Atomoxetina (nome commerciale Strattera),
il farmaco della Eli Lilly utilizzato anche in Italia per la cura dei bambini
affetti dalla cosiddetta Adhd, sindrome della disattenzione e eccessiva vivacità. In
una circolare dell’Agenzia, si riportano i dati di recenti studi clinici che dimostrano
come i piccoli pazienti trattati con questa molecola presentano aumenti “clinicamente
importanti” (dal 6 a 12%) o “clinicamente rilevanti” (ulteriore 15-32%) di
pressione sanguigna e di ritmo cardiaco. Quasi la metà dei bambini riscontrano
variazioni in questi parametri, tali da causare un rischio grave per la salute in presenza
di pregresse patologie o anomalie del sistema circolatorio. A tal fine, l’Aifa
impone maggiore accuratezza nell’anamnesi prima della somministrazione del
farmaco, e la compilazione di una check list per valutare la presenza di problemi
cardiaci. La circolare, e relativi allegati è disponibile su sito dell’Agenzia:
http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/nota-informativa-importante-su-stratteraatomoxetina
La notizia viene diffusa dall’organizzazione ‘Giù le Mani dai Bambini’, il più rappresentativo
Comitato per la Farmacovigilanza Pediatrica nel nostro paese. Luca
Poma, giornalista e portavoce del Comitato, afferma: “È l’ennesima dimostrazione
del profilo di rischio di queste molecole psicoattive: tentando di normalizzare il
comportamento di bambini ‘difficili’, si apre la strada ad altre e ben più gravi problematiche.
Lo Strattera è epato-tossico, espone al rischio di ideazioni suicidarie
in bambini e adolescenti, e scopriamo ora con anni di ritardo che – come il suo
‘cugino’ Ritalin – può anche pregiudicare l’equilibrio cardiaco. Questi prodotti non

È di questi giorni la decisione dell’Agenzia italiana del farmaco di indicare nuovi e più stringenti parametri per l’utilizzo dell’Atomoxetina (nome commerciale Strattera), il farmaco della Eli Lilly utilizzato anche in Italia per la cura dei bambini affetti dalla cosiddetta Adhd, sindrome della disattenzione e eccessiva vivacità. In una circolare dell’Agenzia, si riportano i dati di recenti studi clinici che dimostrano come i piccoli pazienti trattati con questa molecola presentano aumenti “clinicamente importanti” (dal 6 a 12%) o “clinicamente rilevanti” (ulteriore 15-32%) di pressione sanguigna e di ritmo cardiaco. Quasi la metà dei bambini riscontrano variazioni in questi parametri, tali da causare un rischio grave per la salute in presenza di pregresse patologie o anomalie del sistema circolatorio. A tal fine, l’Aifa impone maggiore accuratezza nell’anamnesi prima della somministrazione del farmaco, e la compilazione di una check list per valutare la presenza di problemi cardiaci. La circolare, e relativi allegati è disponibile su sito dell’Agenzia: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/nota-informativa-importante-su-stratteraatomoxetina La notizia viene diffusa dall’organizzazione ‘Giù le Mani dai Bambini’, il più rappresentativo Comitato per la Farmacovigilanza Pediatrica nel nostro paese. Luca Poma, giornalista e portavoce del Comitato, afferma: “È l’ennesima dimostrazione del profilo di rischio di queste molecole psicoattive: tentando di normalizzare il comportamento di bambini ‘difficili’, si apre la strada ad altre e ben più gravi problematiche. Lo Strattera è epato-tossico, espone al rischio di ideazioni suicidarie in bambini e adolescenti, e scopriamo ora con anni di ritardo che – come il suo ‘cugino’ Ritalin – può anche pregiudicare l’equilibrio cardiaco. Questi prodotti non curano nulla – conclude Poma – agiscono solo sui sintomi migliorando il comportamento del bambino nelle sue interazioni con la scuola e con il mondo adulto, ma a quale prezzo sul medio-lungo periodo?”.

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