2009 – Margaret Weiss, M.D., Ph.D.,1 Constadina Panagiotopoulos, M.D.,2 Lauren Giles, B.A.,3 Christopher Gibbins, Ph.D.,4 Boris Kuzeljevic, M.A.,5 Jana Davidson, M.D.,6 and Rebecca Harrison, B.Sc.7
(Traduzione a cura di Maurizio Prisco)
Università/laboratorio: Dato non disponibile
Abstract:
Sommario
Questo è stato uno studio esplorativo per esaminare l’uso di antipsicotici atipici nel trattamento del deficit di attenzione e iperattività (ADHD).
Metodo: Un totale di 194 pazienti è stato esaminato per confrontare quelli che ricevono antipsicotici atipici o di seconda generazione (atipici) da quelli che non li ricevono. Un campione di 27 bambini che utilizzano atipici sono stati sottoposti a indagini di laboratorio per gli indicatori di possibili effetti metabolici.
Risultati: In totale, il 19.1% dei pazienti esaminati hanno ricevuto atipici con una durata media di 313 giorni; 36 dei 37 pazienti trattati con atipici hanno ricevuto risperidone, con una dose media di 0.62 mg. I bambini che hanno ricevuto atipici statisticamente hanno mostrato un disordine di comorbidità più accentuato, un punteggio minore nella Scala di Valutazione Globale dei bambini, un punteggio maggiore nel Questionario sui Punti di Forza e Debolezza degli insegnanti, e un aumento rilevato dai genitori dei sintomi di permalosità, preoccupazione, furia e sfoghi esplosivi. Non si sono riscontrate differenze nelle misure di funzionalità, capacità adattive, qualità della vita e sintomi da ADHD. Nel gruppo di bambini studiati per potenziali effetti metabolici, il 68.0% ha avuto circonferenza vita had a waist circumference!90th percentile that was indipendente dall’aumento di peso, il 18.5% glicemia alterata a digiuno, il 12.5% pressione arteriosa alta, l’11.1% trigliceridi elevati e il 16.7% ha mostrato tutti I criteri di una sindorme metabolica.
Conclusione: l’applicazione clinica degli studi di efficacia del risperidone per disturbi da comportamento dirompente ha portato ad un significativo cambiamento nella pratica. Quasi 1 paziente su 5 sta ricevendo neurolettici atipici, in genere per il trattamento di disordini in comorbidità gravi e sintomi diversi dall’ADHD in quanto tale. Nonostante questi bambini abbiano ricevuto dosi basse, stimolanti in concomitanza e un basso z-score per l’indice di massa corporea, una percentuale significativa di bambini ha mostrato una o più componenti o tutti i criteri per la sindrome metabolica.
Pubblicazione: JOURNAL OF CHILD AND ADOLESCENT PSYCHOPHARMACOLOGY
Volume 19, Number 5, 2009 – ª Mary Ann Liebert, Inc. – Pp. 575–582 – DOI: 10.1089=cap.2009.0050
1University of British Columbia, and Provincial ADHD Program, Department of Psychiatry, Children’s and Women’s Health Centre, Vancouver, British Columbia, Canada.
2Faculty of Medicine, Department of Pediatrics, University of British Columbia and BC Children’s Hospital, Vancouver, British Columbia, Canada.
3Provincial ADHD Program at Children’s and Women’s Health Centre and Department of Psychiatry at the University of British Columbia,
Vancouver, British Colubmia, Canada.
4Provincial ADHD Program at Children’s and Women’s Health Centre in Vancouver, BC, Canada.
5Clinical Research Support Unit, Child and Family Research Institute, Vancouver, British Columbia, Canada.
6Child and Adolescent Mental Health and Addiction Programs, BC Children’s Hospital and Department of Psychiatry, University of British Columbia, Vancouver, British Columbia, Canada.
7Queen’s University, Kingston, Ontario, Canada.
I consulenti statistici per questo studio sono stati Christopher Gibbins and Boris Kuzeljevic.
Il lavoro per questo studio è stato in parte pagato per gli stipendi di Margaret Weiss e Christopher Gibbins del British Columbia Mental Health and Addictions Research Centre e per Constadina Panagiotopoulos del Child & Family Research Institute e del Canadian Diabetes Association. I fondi per la creazione del database clinico sono stati ricevuti sotto forma di libero contributo agli studi da parte di Shire, Purdue, Eli Lilly e Janssen Pharmaceuticals.