In un bellissimo articolo pubblicato sulla testata scientifica BrainFactor, dal titolo ‘Neuroimaging, le promesse e le illusioni’, Russell A. Poldrack, Professore del Dipartimento di Psicologia della University of California Los Angeles (UCLA), espone con straordinaria lucidità i limiti del tanto pubblicizzato ‘neuroimaging’, le colorate immagini del cervello ricavate con la tecnica della risonanza magnetica funzionale: ‘queste ‘mappe’ non possono essere utilizzate né per diagnosticare questi disturbi né per determinare esattamente come i trattamenti a base di psicofarmaci agiscano sul cervello. Chiunque fino ad oggi ha propagandato la possibilità di ‘tracciare’ l’Adhd, confermandone l’esistenza mediante la neuroimmagine e tentando di dimostrare che il cervello dei bimbi iperattivi è ‘differente’, ha commesso un errore logico ed è corso a conclusioni affrettate in modo superficiale, e le pubblicazioni che riprendevano tale tesi semplicemente non sono supportate dall’evidenza della ricerca’. Leggi l’interessante articolo scientifico, in linguaggio divulgativo, ripreso dal nostro portale internet!