Fonte: ANSA
Cambiare spesso casa prima dei cinque anni di vita non giova ai bambini, che a causa del senso di precarietà provocato dai frequenti traslochi possono sviluppare problemi comportamentali, insicurezza, ansia e iperattività.
E’ quanto emerge da una ricerca della Cornell University, negli Usa, pubblicata sulla rivista Child Development. I ricercatori hanno preso in esame 3000 famiglie di alcune grandi città americane, scoprendo in che quelle che avevano traslocato tre o più volte con figli molto piccoli, i bimbi erano più soggetti a deficit di attenzione, iperattività e stati di ansia rispetto ai loro coetanei che invece avevano vissuto l’infanzia sempre nello stesso ambiente. “Non è soltanto il cambiamento della casa in se a provocare problemi ai bambini, ma il fatto che i piccoli possono essere colpiti da ciò che spesso sta dietro a questi spostamenti: separazioni tra i genitori, tentativo di scappare dai problemi” spiega la dottoressa Sandra Wheatley, che ha svolto la ricerca.
La situazione migliora se mamma e papà, pur cambiando spesso casa, riescono a ricreare un ambiente familiare per il bambino, che così si sente rassicurato.