Da: www.informasalus.it
Gli antidepressivi per bambini e adolescenti a base di Paroxetina sono pericolosi, stimolano tendenze suicide e non sono efficaci. Lo sostiene una ricerca scientifica pubblicata sul British Medical Journal, tra le più autorevoli riviste mediche al mondo.
Per chiedere che gli organi competenti italiani ed europei intervengano immediatamente con misure urgenti atte a vietare il commercio del farmaco, il coordinatore del Gruppo Parlamentare Efdd- M5S nella Commissione Ambiente e Sanità del Parlamento Europeo, Dott. Piernicola Pedicini, ha inviato una lettera al Ministro della Salute italiano Beatrice Lorenzin e ha presentato un’interrogazione urgente alla Commissione europea.
Al Ministro Lorenzin è stato chiesto il ritiro dal mercato italiano dei farmaci a base di Paroxetina; alla Commissione Europea è stato chiesto di attivare una procedura di deferimento all’Agenzia Europea del Framaco (EMA) per una nuova valutazione dei prodotti medicinali a base di Paroxetina (Direttiva 2001/83/Ce) e di aprire un’indagine finalizzata ad accertare se la multinazionale farmaceutica GlaxoSmithKline (GSK), che commercializza tutt’ora l’antidepressivo e che – pur interpellata – si è trincerata dietro un ostinato silenzio, non abbia violato le norme antitrust dell’UE accordando un vantaggio sleale al proprio prodotto.
La prescrizione a bambini e adolescenti del potente antidepressivo a base di Paroxetina, era stata giustificata finora dai risultati di uno studio scientifico pubblicato nel 2001 a firma di 22 ricercatori e finanziato dalla GSK. Ci sono voluti 14 anni, e la tenacia di validi ricercatori, per ribaltare i risultati e arrivare a queste tragiche e gravissime conclusioni.
“La nuova ricerca pubblicata su British Medical Journal – afferma Pedicini – non lascia spazio a dubbi: la Paroxetina è ‘inefficace e pericolosa’. Questo è un vero e proprio atto criminale che non si fa scrupoli neanche davanti la salute dei nostri bambini e dei nostri ragazzi”.
“Stupisce il silenzio quasi assoluto sia degli organismi sanitari di controllo, che della Magistratura, che delle società scientifiche: nessuna chiara presa di posizione, nessuna iniziativa, nessun comunicato stampa. I bambini e gli adolescenti vengono danneggiati da questi prodotti, che continuano ad essere somministrati in modalità off label anche in Italia: le ragioni del business, sulla pelle dei minori, evidentemente sono più forti”.