Fonte: Focus.it
Individuare idonee misure per l’appropriata somministrazione e l’appropriato uso di tutte le molecole psicoattive utilizzate per il disagio psichico in età evolutiva. Ciò al fine di ridurre non solo i costi diretti per la spesa sanitaria, ma anche quelli indiretti dovuti alle problematiche iatrogene causate dall’uso indiscriminato di psicofarmaci in tale fascia di età. Questo l’obiettivo del tavolo ‘Controllo sulla somministrazione di psicofarmaci in età evolutiva’ in via di definizione al ministero della Salute, sul quale si è già tenuta una riunione preliminare.
A quanto si apprende è prevista la partecipazione al Tavolo di rappresentanti di enti e società scientifiche, nello specifico Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Società italiana di pediatria, Società italiana di neuropsichiatria infantile, Ordine nazionale degli psicologi. Se ritenuto utile ai fini dei lavori, saranno organizzate audizioni delle associazioni delle famiglie e del privato sociale.
“Il ministro della Salute – dice Luca Poma, portavoce dell’associazione ‘Giù le mani dai bambini’ – ha assunto un’iniziativa dal forte significato sotto il profilo delle politiche sanitarie. Un registro per il controllo delle prescrizioni di psicofarmaci per i bambini iperattivi esiste da tempo in Italia ed è basato su criteri improntati alla prudenza, al contrario del modello in vigore in Usa che facilita le prescrizioni disinvolte. Perché non estenderlo allora a tutte le molecole psicoattive per minori?”.
“Non esisteva modo migliore per festeggiare la ricorrenza di oggi, la Giornata mondiale dell’infanzia dell’Onu – conclude – che dare un segnale concreto di attenzione alla salute dei bambini come quello fornito dal ministro Lorenzin con l’attivazione di questo tavolo tecnico. Ora è necessario mettersi al lavoro con spirito costruttivo per tutelare con efficacia la salute dei più piccoli”.
Il dibattito su questi medicinali – ricorda ‘Giù le mani dai bambini – si è riacceso con la pubblicazione, nelle scorse settimane, di una ricerca sul ‘British Medical Journal’ che ha gettato ombre su uno studio che aveva evidenziato sicurezza ed efficacia della paroxetina negli adolescenti. Al Parlamento Ue a Bruxelles, in questi giorni, sono state richieste misure urgenti, sia per vietare il commercio del farmaco della GlaxoSmithKline- ipotesi comunque remota – sia soprattutto per attivare una procedura all’Agenzia europea del farmaco (Ema) per una nuova valutazione dei prodotti medicinali a base di paroxetina.