Di Marco Mancini – fonte: greenstyle.it
Una recente ricerca pubblicata sul Journal of the Federation of American Societies for Experimental Biology (FASEB) riporta l’attenzione sui rischi dell’esposizione ai pesticidi per l’organismo umano. I ricercatori della Rutgers University, in collaborazione con i colleghi della Emory University, dello University of Rochester Medical Center e della Wake Forest University, hanno scoperto una correlazione tra il deficit di attenzione e iperattività e un pesticida molto comune.
L’esposizione ad alte dosi di deltametrina porta alla manifestazione nei topi deisintomi tipici dell’ADHD: iperattività, deficit di attenzione e comportamenti eccessivamente impulsivi. La causa sarebbe da ricercarsi nell’interferenza del pesticida nella produzione di dopamina.
Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività si manifesta in età evolutiva, minando la capacità di apprendimento del bambino che appare distratto e iperattivo. Il bambino non riesce a controllare il suo comportamento e a raggiungere gli obiettivi che gli vengono richiesti.
Come ha sottolineato Jason Richardson, uno degli autori della ricerca, al momento non è possibile intervenire sulla componente genetica della sindrome. Si può però agire sui fattori ambientali, come l’esposizione ai pesticidi, per limitare il numero di nuovi casi.
L’ADHD oggi colpisce l’11% dei bambini di età compresa tra i 4 e i 17 anni. Dal 2011 sono stati diagnosticati circa 6,4 milioni di casi. I maschi hanno un’incidenza 3-4 volte maggiore rispetto alle femmine. Anche nei test condotti sui topi, è stata riscontrata una maggiore incidenza del disturbo negli esemplari di sesso maschile. I comportamenti tipici della sindrome persistevano in età adulta, anche se nell’organismo dei topi adulti non sono state riscontrate tracce del pesticida.
Secondo gli esperti, sia i bambini in tenera età che le donne incinte sono più esposte ai danni dei pesticidi perché metabolizzano più lentamente le sostanze tossiche che rimangono a lungo nell’organismo, interferendo con gli equilibri ormonali.