Francesca per >Tisostengo.it - aprile 20204
ADHD è l’acronimo di Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder (Disturbo da deficit di attenzione/iperattività) e consiste in un disturbo dell’attenzione che si manifesta a partire dall’infanzia e che, con il giusto inquadramento, può essere vissuta come un ‘non problema’ per chi ne è colpito e da chi gli sta accanto: una valutazione ortottica, ad esempio, è utile in caso di diagnosi di ADHD nei bambini. Avere un sistema visivo efficiente dal punto di vista delle vergenze (movimenti oculari) per l’orientamento dell’attenzione nei bambini è fondamentale. Inoltre, nei bambini con diagnosi di ADHD è noto come il sistema visivo motorio presenti delle alterazioni.
Ne parliamo con la dott.ssa Chiara Urbano, ortottista presso l’Istituto di Cura Città di Pavia.
Una valutazione ortottica approfondita è molto importante nei bambini che:
Infatti, l’ortottista è in grado di studiare e valutare le capacità:
Se alterate, queste capacità possono interferire con le attività di letto-scrittura provocando sintomi quali:
Anche negli adulti si possono riscontrare sintomi/disturbi che necessitano di valutazione e riabilitazione ortottica/visuo-posturale, tra cui:
“In questi e in molti altri casi, il recettore oculare potrebbe essere coinvolto. È per questo motivo – spiega la dott.ssa Urbano – che si rende necessaria una valutazione ortottica, affinché si possano individuare le aree di difficoltà e intraprendere un percorso riabilitativo volto a facilitare la vita dei pazienti, grandi e piccoli. Il fine ultimo è quello di fornire al paziente gli strumenti per consentirgli di assimilare al meglio le informazioni visive che saranno poi trasformate in capacità di elaborazione o motorie”.
Nei bambini con diagnosi di ADHD il sistema visivo motorio può presentare delle alterazioni, talvolta nascoste da ottime capacità compensatorie. Ciò può portare a:
“È Infatti grazie al sistema visivo, in particolare alle saccadi, movimenti della visione binoculare, che si acquisiscono rapidamente tutte le informazioni che ci vengono inviate dall’esterno” spiega la specialista.
Il lavoro di riabilitazione visiva aiuta lo sviluppo completo dei movimenti oculari, rendendo consapevole il paziente di come gli occhi devono muoversi in determinate situazioni di stimolo e nei vari spazi di visione.
Il sistema visivo nei primi 6 anni di vita è estremamente plastico, sensibile alle perturbazioni esterne: qualora siano presenti cause che impediscano la visione in 1 o entrambi gli occhi (cataratta congenita, difetti refrattivi non corretti, presenza di strabismo…) sarà possibile trattarle con ottimi margini di miglioramento o risoluzione.
“Da qui l’importanza della prevenzione: se questi difetti o patologie vengono individuati e trattati per tempo è possibile, sempre grazie alla plasticità tipica dell’età pediatrica, ripristinare le normali funzioni e permettere al bambino di sviluppare la funzione visiva in maniera ottimale” conclude la specista.
Fonte: www.grupposandonato.it