Paola Emilia Cicerone (L’Espresso)
Troppi psicofarmaci, prescritti per condizioni che potrebbero essere affrontate diversamente. La sanità e soffocata dalle industrie farmaceutiche che inventano ogni giorno nuovi malesseri, trasformando in malattie i disagi più comuni, ma anche dall’impazienza di chi non riesce a sostenere la fatica di vivere e pensa di spazzarla via inghiottendo una pillola. Un cortocircuito maledetto che porta a consumare pillole su pillole per ansia, fastidio, malumore, irrequietezza o tristezza, alimentato da una ricerca psichiatrica totalmente finanziata dalle aziende che, inevitabilmente, approfittano di questa situazione per sperimentare le proprie molecole. A dire chiaro e tondo le cose come stanno è il più autorevole tra gli psichiatri britannici, Peter Tyrer. Docente di psichiatria di comunità all’Imperial College di Londra e Direttore del ‘British Journal of Psychiatry’.