Valentina Terruzzi (Il Giornale)
All’estero li chiamano «gifted», da «gift» che significa «dono». Sono i bambini più rapidi, meno prevedibili, non omologabili ai loro coetanei. A tre anni sanno già leggere, conoscono i numeri, possiedono un linguaggio articolato. In Italia non esistono linee guida né percorsi scolastici ad hoc: spesso vengono etichettati come ‘diversi’ ‘difficili’, ‘iperattivi’, ‘disattenti’, e medicalizzati con potenti psicofarmaci. A prendersi cura di loro è solo un centro che, all’università di Pavia, li aiuta a sviluppare il loro alto potenziale…