In Italia il quarto congresso mondiale sull’ADHD

Fonte: Dottori.it

Si è concluso pochi giorni fa a Milano il quarto congresso mondiale dedicato all’ADHD, l’Attention-Deficit / Hyperactivity Disorder, conosciuto in italia come disturbo da deficit di attenzione e iperattività o DDAI. L’ADHD è un fenomeno di analisi relativamente recente: la prima documentazione in merito risale infatti al 1902, quando il medico G. F. Still pubblicò su Lancet, una nota rivista scientifica inglese, un saggio in cui includeva alcune considerazioni relative a mancanze nel controllo morale e alla vivacità eccessiva nel bambino.

Queste sono solo alcune delle caratteristiche della sindrome etichettata come ADHD, i cui casi sono in continuo aumento in tutta Europa e negli Stati Uniti raggiungono addirittura il 5% della popolazione in età pediatrica. Vista la percentuale maggiore di incidenza dei casi nelle famiglie più stabili dal punto di vista economico, lo studioso americano Getahun ha suggerito che tale aumento del numero di diagnosi potrebbe essere una conseguenza della maggiore consapevolezza del problema sia da parte delle famiglie che da parte degli psichiatri specialisti.

Un altro dibattito ancora aperto rimane quello dell’utilizzo di psicofarmaci per la cura di questo tipo di malattie, soprattutto per i pazienti più giovani. Sono numerose in Italia le campagne come “Giù le mani dai bambini” o “Perché non accada” che si battono per limitare l’utilizzo di medicine psichiatriche destinate ai più piccoli, prediligendo cure alternative e ponendo l’accento sui numerosi casi in cui la naturale vivacità dell’età infantile viene confusa con un possibile caso di ADHD e quindi trattata in maniera erronea.

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