Ampio risalto sul warning dell’Agenzia Italiana del Farmaco circa la pericolosità dell’uso della Paroxetina sui minori è stato dato dai parlamentari europei del Movimento 5 Stelle:
Ecco il testo dei due comunicati stampa diramati con l’occasione:
Comunicato stampa “La paroxetina non deve essere somministrata ai bambini: l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) conferma finalmente tutti i nostri dubbi sollevati nel 2015 sul potente antidepressivo a base di Paroxetina prescritto da migliaia di medici in Italia e in tutta Europa. Il M5S da due anni segnala ripetutamente al Ministro Lorenzin l’inefficacia e la pericolosità di questo farmaco per i minori, ma la titolare della Salute non ha mai preso in seria considerazione le nostre denunce. Noi abbiamo a cuore la salute dei nostri bambini, la Lorenzin evidentemente pensa ad altro. Ora però non può più far finta di niente”, così dichiara Piernicola Pedicini, eurodeputato M5S e titolare della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare. “La paroxetina – si legge nella nota dell’Aifa – non deve essere usata per il trattamento di bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di età per mancanza di significativi dati di efficacia a fronte di un aumentato rischio di comportamento suicidario e atteggiamento ostile”, così aggiunge Pedicini, eurodeputato M5S.
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L’antidepressivo a base di paroxetina può essere pericoloso per i bambini e per i ragazzi.
Lo ha ufficializzato l’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, in una nota pubblicata sul proprio sito istituzionale.
L’importante risultato è stato raggiunto dopo una serie di iniziative portate avanti dall’eurodeputato del M5S Piernicola Pedicini, dall’associazione medica “Giù le mani dai bambini” e da numerosi genitori.
Pedicini, che è un fisico medico, si è occupato della questione nell’ambito delle sue attività nella commissione sanità del Parlamento europeo. Inoltre, ha seguito la vicenda inviando tre lettere di sollecitazioni al ministro della Sanità Lorenzin e intervenendo con varie denunce su riviste mediche e organi di stampa.
Nella nota ufficiale pubblicata dall’Aifa, viene messo in evidenza che nel corso della revisione periodica della sicurezza dei medicinali, condotta a livello europeo nel marzo 2014, è stato determinato che “la paroxetina è inefficace e può stimolare idee suicidarie tra i minori. Pertanto, si raccomandano i medici ad attenersi scrupolosamente a quanto riportato nel foglio illustrativo e nel riassunto delle caratteristiche del prodotto dei medicinali contenenti paroxetina, così come ribadito dal Tavolo tecnico sugli antidepressivi nei bambini e negli adolescenti istituito dal ministro della Salute Lorenzin nel novembre 2015”.
In sostanza, l’Aifa ha invitato tutti i medici italiani a non prescrivere paroxetina sui minori e in generale a prestare la massima attenzione a tutti gli antidepressivi di nuova generazione in quanto avrebbero un profilo di rischio molto superiore tra i minori rispetto agli adulti e sarebbero quindi potenzialmente pericolosi.
Pedicini, nelle lettere inviate alla ministra Lorenzin, aveva proprio segnalato la pericolosità della somministrazione degli psicofarmaci a base di paroxetina nei minori, in quanto vari e autorevoli studi internazionali avevano denunciato un aumento clinico delle problematiche comportamentali di bambini e ragazzi. In particolare, l’eurodeputato aveva citato uno studio pubblicato sul British Medical Journal e una ricerca scientifica prodotta dal Nordic Cochrane Centre di Copenaghen. Pedicini aveva chiesto alla ministra di far sapere quali erano stati i risultati e le conclusioni raggiunte dal Tavolo tecnico di monitoraggio sull’uso degli psicofarmaci contenenti paroxetina, attivato presso il Ministero e aveva proposto che il Ministero si attivasse su tre specifici aspetti: 1) La predisposizione di controlli sui titolari delle autorizzazioni per la commercializzazione di farmaci a base di paroxetina; 2) La comunicazione di tutti i dati relativi alla spesa sanitaria sostenuta dallo Stato italiano negli ultimi cinque anni per il rimborso di farmaci a base di paroxetina; 3) La presa in carico di questo delicato problema, da parte dell’Agenzia italiana del farmaco, volta a informare i medici italiani circa l’inopportunità di prescrivere il farmaco suddetto. Infine, aveva evidenziato che se l’Aifa non fosse intervenuta, la commercializzazione di tale prodotto sarebbe stata giustificata solo da inaccettabili logiche di mercato.
Con la nota pubblicata dall’agenzia del farmaco, che è la massima autorità di controllo sanitario in Italia, si è finalmente fatto un’importante passo avanti per fare chiarezza su una problematica che, se non fosse stata affrontata, rischiava di continuare a provocare seri danni alla salute di bambini e adolescenti sottoposti a cure antidepressive.
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E infine, il post pubblicato con l’occasione, sul Blog del Gruppo:
La paroxetina NON deve essere somministrata ai bambini. L’Agenzia italiana del farmaco esce allo scoperto e in una nota dà ragione al gruppo Efdd – MoVimento 5 Stelle che nel 2015 aveva lanciato l’allarme su un potente antidepressivo a base di Paroxetina, prescritto da migliaia di medici in Italia e in tutta Europa, che induce al suicidio e all’aggressività.
Tutti quelli che ci hanno accusato di fare disinformazione e allarmismo dovrebbero chiedere scusa a noi e a tutte le famiglie vittime di questa truffa. Nel 2015 avevamo pubblicato sul blogi risultati della ricerca di una delle più autorevoli riviste mediche al mondo – il British Medical Journal – che in uno studio aveva dimostrato scientificamente l’inefficacia e il danno arrecato da questo farmaco nella fascia dei minori. L’Aifa richiama oggi l’attenzione dei medici prescrittori sull’utilizzo dei medicinali antidepressivi ed in particolare sulla pericolosità in bambini ed adolescenti: “la paroxetina – si legge nella nota – non deve essere usata per il trattamento di bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di età per mancanza di significativi dati di efficacia a fronte di un aumentato rischio di comportamento suicidario e atteggiamento ostile“. Dopo la nostra denuncia era stato aperto un Tavolo Tecnico sugli antidepressivi nei bambini e negli adolescenti e l’Aifa aveva condotto due metanalisi che hanno “confermato le problematiche di sicurezza“. Il Ministro Lorenzin ha perso due anni di tempo. Quanti bambini hanno assunto questo farmaco nel frattempo? Questa vicenda dimostra chi ha davvero a cuore la salute dei cittadini!
Lo scandalo della paroxetina era iniziato nel 2004 quando la Procura generale di New York aveva denunciato la multinazionale GlaxoSmithKline (GSK) per frode contro i consumatori per aver contraffatto i dati e diffuso informazioni false relative a uno studio commissionato nel 2001. La ricercatrice che lo aveva redatto era una “ghostwriter” pagata dalla stessa casa farmaceutica. Grazie a questo imbroglio la multinazionale GlaxoSmithKline (GSK) ha ottenuto milioni di euro di profitti facendo affari sulla salute dei minori. Ciò che sconcerta è il silenzio di una parte significativa della neuropsichiatria infantile, anche italiana, sullo scandalo. Questo potente antidepressivo è il 6° più usato in Italia.
Ecco una dichiarazione di Piernicola Pedicini che aveva raccolto la segnalazione della associazione “Giù le Mani dai Bambini” e, in tre lettere al Ministro Lorenzin, aveva denunciato la pericolosità della paroxetina.
“La salute dei cittadini non può essere terreno di sfida politica. Il Movimento 5 Stelle agisce con grande responsabilità quando si tratta di salute e guarda ai risultati della medicina basata sull’evidenza scientifica. Avevamo per questo segnalato per tre volte al Ministro Lorenzin, la pericolosità dei psicofarmaci a base di paroxetina nella fascia dei minori. Oggi siamo felici di costatare che L’Aifa ci dà ragione avendo contribuito a salvaguardare la salute dei nostri ragazzi”.
VIDEO: Video. Tutta la verità sulla paroxetina. Intervista a Luca Poma, giornalista scientifico UNANSI e portavoce “Giù le mani dai Bambini”.